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Chiesa della SS. Annunziata e Assunta

annunziata Il Duomo di Forza d’Agrò o Chiesa di Santa Maria Annunziata e Assunta risalente all’anno 1400, è la seconda chiesa più antica del paese. Essa venne quasi completamente distrutta una prima volta, dal terremoto del 1648 che produsse notevoli danni in tutta la Sicilia orientale. In seguito, venne interamente ricostruita cambiandone però l’orientazione, che risulta essere trasversale alla primitiva. Non ancora completata, nel 1693 fu danneggiata nuovamente da un secondo terremoto, per cui fu necessario rifare il tetto e la facciata così come oggi li possiamo ammirare. La Chiesa fu definitivamente completata nel 1707 dai Maestri M. Antonino e S.Villarà, come testimoniano le scritte ancora esistenti sulla terza trave del tetto e sulla finestra centrale della navata laterale: "Hoc opus fecit M. Antoninu S. Villarà 1707". L'esterno della Chiesa presenta una larga facciata con smembrature di massi calcari marnosi scolpiti, coronata da pennacchi e volute e aperta da tre portali, mentre l’interno, a base abbaziale del periodo tardo-rinascimentale, presenta tre navate su colonne e pilastri. Il tetto è a capriate in legno. annunziata L'abside centrale è corredata da un coro in noce del XVI secolo, intagliato e diviso in ventiquattro stalli aventi riquadri con scene della vita della Vergine e dei Gesù. L'altare maggiore è rialzato ed è affiancato da due absidiole e da dieci cappelle collocate nelle due navate.

Una delle opere di notevole interesse artistico e relegioso è la croce dipinta su tavola del SS. Crocifisso, di scuola bizantina, proveniente dalla omonima chiesa distrutta all'interno del castello Normanno. La storia che si racconta in paese, vuole che questa croce, dopo il crollo della chiesa, fu trovata come per un miracolo sulla torre campanaria rimasta miracolosamente in piedi, quindi trasferita nella chiesa Madre e qui dai fedeli venerata.
annunziata Tra le cappelle della chiesa Madre vi si trova una grandiosa tavola delle dimensioni di 2,50 x 2,15 metri, raffigurante l'Annunciazione, eseguita nel 1565, in fede ad un manoscritto posseduto dal Dottor Puzzulo Sigillo, attribuita dal critico d'arte Brunelli a Stefano Giordano, pittore messinese.



Proveniente dalla distrutta chiesa di San Francesco, troviamo la statua di Santa Caterina l'Alessandria, eseguita da Martino Montaini nel 1559, in marmo bianco di Carrara, con relativo piedistallo ottagonale, di questo, tre lati sono scolpiti in bassorilievo e raffigurano il martirio della Santa. crocifisso